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Da Londra il presidente della Federtennis è già proiettato al 2021-2025. "A livello organizzativo sarà un successo. Berrettini, Fognini, Sinner il nostro attacco a tre punte per puntare alla vittoria"
di Stefano Izzo | 16 novembre 2019
Ancora un anno e poi sarà il momento del passaggio di consegne tra Londra e Torino. Il testimone delle Atp Finals passerà virtualmente nelle nostre mani il 22 novembre 2020 quando calerà definitivamente il sipario sulla O2 Arena, cornice del Masters dal 2009. Si aprirà il lustro 2021-2025 all’ombra della Mole, un evento di portata eccezionale per l’Italia e il tennis italiano. E l’attesa è già alle stelle, palpabile anche nelle parole del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, che oggi ha incontrato la stampa italiana nella lounge bar Atp, all’interno dell’Arena londinese. All’incontro erano presenti anche la sindaca di Torino Chiara Appendino, l'onorevole Simone Valente e l’Assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca.
“Siamo qui per vedere, studiare e imparare – ha esordito il presidente Binaghi - Stiamo sollecitando il via libera per il trasferimento al nascituro Comitato organizzatore delle Finals di tutti i diritti e di tutte le obbligazioni che fino ad oggi sono in capo alla Fit. Ci hanno detto che a breve termine lo avremo e quindi siamo smaniosi di partire anche formalmente, perché nella sostanza ci siamo già, in questa meravigliosa avventura. Per il resto ci stiamo divertendo, la squadra sta diventando sempre più affiatata e completa. Come ogni squadra che si rispetti ci stiamo dividendo i compiti. L’ho già detto a Torino, quando abbiamo presentato le Finals, io svolgo il ruolo di mediano. Poi stiamo costruendo una buona difesa, perché ci saranno decine di migliaia di appassionati che arriveranno sul territorio e bisogna evitare che succeda quello che succedeva a Roma tanti fa, quando questa miriade di persone, anziché creare ricchezza e ritorno al territorio, creava problemi, traffico e disagi alla popolazione residente. Quindi abbiamo chiesto alla Sindaca Appendino di giocare in porta, abbiamo messo l’Assessore Ricca a guidare la difesa, e noi che siamo a centrocampo cercheremo di aiutarli il più possibile. A centrocampo dove dobbiamo organizzare il nostro gioco, vale a dire preparare le Finals, insieme a me che faccio il mediano, cercando di assicurare rifornimenti all’attacco, abbiamo preso un grande regista, di provata esperienza, un grande cervello, l’ingegner Rocco Sabelli di Sport e Salute, e poi strada facendo abbiamo trovato un attacco formidabile, giocheremo a tre punte. Abbiamo due ali giovani e veloci e un centravanti che abbiamo preso dall’Arma di Taggia, ha poca esperienza e si chiama Fognini – scherza Binaghi – guiderà il nostro attacco formato anche da Berrettini e Sinner. Noi siamo convinti di vincere il nostro campionato, che significherebbe organizzare una edizione delle Finals di grande successo, abbiamo l’esperienza, il supporto sia a livello di territorio che a livello governativo, abbiamo i professionisti in grado di darci il sostegno giusto. Poi naturalmente sogniamo la Champions. Quest’anno qui a Londra ci siamo qualificati con Berrettini, speriamo che il nostro attacco ci faccia qualificare ancora, ma siccome vogliamo migliorare di anno in anno, se riuscissimo ad andare in Champions, vorremmo anche provare a vincerla. Vediamo cosa farà la Juventus in quei cinque anni, noi il nostro campionato lo vinceremo di sicuro e puntiamo a vincere la Champions. Come detto in occasione delle Next Gen Finals, siamo entusiasti e desiderosi di dimostrare al resto del mondo le capacità che abbiamo e che stiamo continuando a crescere e a migliorare di settimana in settimana”.
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