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Barletta, Maestrelli: ''Pronto a risalire la classifica''

Il 22enne gigante toscano ha battuto Francesco Passaro nel primo turno del Challenger pugliese: "Le vittorie degli italiani sono un grande stimolo. Servizio? La mia arma in più"

di | 03 aprile 2024

Francesco Maestrelli

Francesco Maestrelli

Un passato tra i primi 150 giocatori del mondo, poi l’impatto col tennis “dei grandi” e una breve discesa. Ciò che non manca, però, è la voglia di riscatto. Francesco Maestrelli prosegue il suo percorso di crescita: il gigante toscano (alto 1,96 centimetri) ha cominciato il 2024 con il piede giusto.

Dopo la breve apparizione agli Australian Open, il classe 2002 ha ottenuto dieci vittorie nel circuito Challenger. Un inizio di settimana positivo anche a Barletta durante l’Open della Disfida: dopo aver sconfitto Francesco Passaro con un netto 6-3 6-2, oggi affronterà Raul Brancaccio.

Mi alleno con un team nuovo – spiega Maestrelli – con il coach Giovanni Galuppo e il preparatore atletico Valerio Vasile. A supervisionare il lavoro c’è Gabrio Castrichella, tecnico federale che mi ha portato a raggiungere il best ranking n.149 ATP. Sto lavorando molto sulla mia identità di gioco: dall’atteggiamento in campo passando per la fisicità e la regolarità. Sicuramente devo imparare a dosare un po’ la mia esuberanza”.

Maestrelli può contare su un buon servizio, in grado di raggiungere in più occasioni i 220 km/h. Un’arma in più che può rivelarsi fondamentale per la crescita del giovane talento pisano: “Il servizio è senza dubbio il mio punto forte ma è ancora molto variabile - prosegue -, non è un colpo che ha dei punti di riferimento. Questa imprevedibilità non mi permette di essere costante. Mi sono accorto che nella prima parte della carriera, quando entravo in campo senza particolari pressioni, riuscivo a servire bene con costanza. Vincere un po’ meno mi ha aiutato a capire quello che limita la fluidità del gesto. Sto lavorando proprio per stabilizzare questo colpo che può rivelarsi un vero e proprio valore aggiunto. Adesso sono concentrato, non penso a vincere: i risultati arriveranno successivamente”.

Il 22enne toscano si è soffermato anche sull’ottimo momento del tennis italiano. Da Sinner a Musetti passando per Arnaldi e Cobolli: i giovani stanno riscrivendo la storia del tennis azzurro. Una grande occasione per chi deve ancora compiere il grande salto: “Questi risultati possono soltanto farmi piacere – conclude Maestrelli – siamo amici e ci rispettiamo, questo è un aspetto positivo. Le continue vittorie affievoliscono un po’ la pressione di fare il grande passo e ti avvicinano a quei limiti che sono ancora sconosciuti. Vedere degli amici che si impongono in tornei molto importanti rappresenta un grande stimolo”.

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