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Il presidente regionale Guzzo: ''Il tennis marchigiano ai vertici''

In un'intervista in occasione della Giornata Mondiale del Tennis rilasciata alla rubrica "L'Edicola del Trap", il presidente FITP Marche, Emiliano Guzzo fa il punto sullo splendido stato di forma del tennis regionale

di | 05 marzo 2024

Ilary Pistola e Michele mecarelli - Foto Roberta Corradin

In questo periodo felix che sta vivendo il movimento tennistico italiano, è giusto guardarsi indietro per un attimo, riconoscendo da dove si è partiti, per poter poi tracciare la rotta verso nuovi obbiettivi sempre più ambiziosi. Il tennis marchigiano in particolare, sembra puntare sempre più in alto. Perché, se è vero che negli ultmi anni il settore giovanile è stato tra i più prolifici a livello nazionale, non sono mancate le conferme nel circuito professionistico, sia in campo maschile che femminile.

Il presidente Guzzo, ospite dell'Edicola del Trap, condotta dal giornalista, nonché appassionato di tennis, Giancarlo Trapanese, fa il punto sullo splendido stato di forma del tennis marchigiano.

Mai forse, come in questo momento, l'attenzione italiana è attratta da questa giornata. Parliamo con Emiliano Guzzo, presidente della FITP Marche e della Federazione Tennis Marche.

Questo è un momento, Emiliano, forse il più bello per chi, come te, ha vissuto una vita nel tennis.

"Un momento particolare. Sì, e in effetti, lo è. Come sai, noi nel tennis abbiamo attraversato periodi grigi, per non dire neri. Per anni abbiamo atteso invano il nuovo Panatta, il nuovo Barazzutti, ma abbiamo visto pochi risultati e quelli che ottenevamo erano sporadici. Negli ultimi anni la tendenza è cambiata, abbiamo visto crescere più organicamente il movimento, e di questo sono stato testimone in prima persona considerato che ho sempre curato i settori giovanili e ho girato per tanti anni in giro per l'Italia".

"Ho visto giorno dopo giorno il settore giovanile prendere nuova linfa, in particolar modo quello marchigiano. Vedi, noi siamo stati e siamo tutt'ora,  una regione leader a livello junior. Questo è un frutto che oggi possiamo raccogliere in virtù di un lavoro minuzioso fatto in collaborazione con l'Istituto Superiore di Forrmazione e con la Federazione centrale. Un percorso che è stato replicato anche da molti altri comitati regionali che si sono impegnati e hanno lavorato concentrando lo sforzo sul proprio territorio. Ovviamannte senza l'aiuto della Federazione centrale è difficile farsi strada in un mondo come quello del tennis, dove la barriera all'entrata è ancora di tipo economico".

Quest'anno possiamo dire di ponter contare su tanti giovani nei primi cento del mondo. In campo femminile ora abbiamo la Paolini al numero quattordici del mondo, e anche la nostra numero uno marchigiana Elisabetta Cocciaretto, una classe 2001, si sta fancedo strada e penso che potrà fare ancora bene".

Senti, Emiliano, hai menzionato la Cocciaretto, ma so che nelle Marche ci sono elementi interessantissimi in rampa di lancio. Sì, Elisabetta è il fiore all'occhiello del tennis marchigiano, ma vorrei citare anche Luca Nardi, che per me è un giocatore assolutamente eccezionale. Mi aspetto grandi cose da lui nei prossimi anni.

"Mi auguro che nei prossimi anni  Luca riesca a raggiungere i vertici della classifica mondiale, perché ha tutte le qualità per poterlo fare. Ma ci terrei comunnque a fare una panoramica del nostro settore giovanile, che comprende i migliori under diciotto d'Italia per esempio, tutti marchigiani: Federica Urgesi, Lorenzo Sciahbasi, Andrea Meduri, e Peter Buldorini, protagonista poco tempo di un secondo turno a un Challenger in Bahrain dove si è scontrato con Richard Gasquet e ha lottato per arrivare quasi alla vittoria. E poi Jennifer Ruggeri, classe 2003 oggi numero uno tra gli under venti d'italia, Sofia Rocchetti, Ilary Pistola, Matteo Sciahbasi, e Michele Mecarelli quest'anno vincitore dell'Avvenire. Siamo assolutamente orgolgiosi delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, possiamo dire che il tennis marchigiano sta toccando vette altissime".

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