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Il Trophy Tour della Coppa Davis fa tappa all’Università ‘La Sapienza’

La Coppa Davis è entrata per la prima volta in un’aula universitaria. Binaghi è stato anche nominato docente ad honorem del Master dedicato allo sport dell’università

di | 24 aprile 2024

Dopo aver girato l’intero Paese con il suo Trophy Tour, la Coppa Davis vinta dalla nazionale italiana lo scorso 26 novembre a Malaga è tornata nella Capitale. L’aula Falcone e Borsellino dell’Università La Sapienza ha ospitato ‘l’insalatiera d’argento’ in un evento dedicato agli studenti della facoltà di giurisprudenza, oltre agli altri curiosi che sono accorsi per ascoltare le parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, o scattare una foto ricordo.

È stata una mattinata emozionante – ha raccontato il numero uno della Federtennis –. Con i ragazzi abbiamo ripercorso il lungo cammino di questi anni che ha visto la ricostruzione del movimento tennistico italiano, oltre a ricordare lo storico successo dello scorso inverno che ci ha visti alzare la Coppa Davis. Sono rientrato in un’aula universitaria dopo 37 anni e devo dire che il mondo è cambiato. Fare sport adesso è diventato un valore e il connubio con lo studio viene promosso”.

Nel corso della lunga chiacchierata, Binaghi è stato anche nominato docente ad honorem del Master dedicato allo sport dell’università: “Mi sono laureato col massimo dei voti, ma da studente sono stato massacrato perché facevo molto sport. Ora le cose sono diverse e il Paese è migliore di prima. La nostra federazione ha fatto un lavoro molto importante diviso per step e siamo stati anche fortunati, trovando grandissime atlete prima e atleti poi”.

A condurre l’evento era presente Oliviero Diliberto, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘La Sapienza’: La Coppa Davis non era mai entrata in un’aula universitaria prima d’ora, per cui siamo molto felici di questa giornata. Devo ringraziare il presidente Binaghi che ha accettato di buon grado la nostra proposta. È il coronamento di un percorso, per noi che già abbiamo un Master in Diritto Sportivo. Inoltre, proprio lo scorso anno lo sport è entrato anche in costituzione; possiamo dire che il trofeo che abbiamo ospitato oggi è il simbolo perfetto del connubio tra sport e diritto”.

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